L'ANALISI
03 Luglio 2019 - 20:15
CREMA (3 luglio 2019) - Specialisti, con una tecnica ormai affinata e fino ad ora almeno per loro produttiva. Fino ad ora, perché sono stati pizzicati dagli agenti del commissariato cittadino e denunciati per furto aggravato. I due algerini di età compresa tra i 50 e i 60 anni, erano infatti tornati a Crema per colpire di nuovo dopo che una prima volta (era il 3 maggio scorso) l’avevano fatta franca. La tecnica adoperata era pianificata in ogni dettaglio. Individuata la vittima (nel colpo messo a segno due mesi fa era tra l’altro reduce dal prelevamento da uno sportello bancomat), i due identificavano pure l’auto di proprietà del malcapitato ed entravano in azione: punteruolo in mano, foravano una gomma. L’ignaro proprietario dell’autovettura saliva e partiva, per poi bloccarsi solo dopo qualche metro per verificare cosa fosse successo.
Ed a questo punto che si concretizza il furto. Aperta la portiera lato passeggero i due prelevano quanto trovano. Nel caso, un borsello lasciato sul sedile anteriore e pieno di denaro. Poi la fuga a bordo di una utilitaria.
Il tutto era stato filmato da alcune telecamere di sorveglianza private presenti nella zona, una delle quali aveva immortalato tutta la scena compresa la targa dell’auto dei malviventi. Immagini visionate più volte in modo meticoloso e rimaste impresse ai poliziotti. Tanto che quando la stessa auto martedì si è ripresentata in città è stata «segnalata» e poi intercettata senza esitazioni in tempo reale.
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