L'ANALISI
28 Giugno 2019 - 08:31
CREMA (28 giugno 2019) - L’idea porta la firma di Gianpaolo Foina, apicoltore per passione e di professione direttore generale della Fondazione Benefattori Cremaschi: attrezzare il parco della residenza sanitaria assistenziale Camillo Lucchi di via Zurla con un alveare per api solitarie. «Non tutti lo sanno – spiega il manager – ma esistono migliaia di specie di questi insetti che non sono soliti formare sciami e creare colonie al seguito di una regina. Soprattutto non producono miele, per questo non vengono allevate dall’uomo. Ciò non toglie che siano comunque presenti in natura e abbiano un ruolo fondamentale per l’ecosistema. Sono api assolutamente tranquille, non si corrono dunque rischi di essere punti. Semplicemente, vivono da sole, fanno i propri piccoli alveari e contribuiscono comunque all’impollinazione di piante e fiori. Per questo motivo abbiamo pensato di creare una casa per questi preziosi insetti nello spazio verde che si affaccia su via Tadini». La presentazione del «Beehotel» (così si chiama l’alveare artificiale) è stata organizzata nei giorni scorsi alla presenza del presidente della Fondazione Paolo Giovanni Bertoluzzi e dello staff del servizio di animazione.
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