L'ANALISI
28 Giugno 2019 - 08:19
Stefano Vassallo, Rosario Murabito, Chiara Morandi e Luca Maestri
CREMA (28 giugno 2019) - L’idea, in parte già concretizzata, ma ancora da sviluppare in toto, porta la firma di quattro compagni di classe della V informatica dell’Itis Galilei, impegnati in questi giorni con la Maturità. Luca Maestri di Bariano (Bergamo), Chiara Morandi di Sergnano, Rosario Murabito di Crema e Stefano Vassallo di Tribiano (Milano) hanno progettato un’applicazione, scaricabile sui telefonini di ultima generazione, che può essere impiegata per comunicare con le persone malate di Alzheimer. I ragazzi sono partiti da una semplice esigenza, comune a molti caregiver (così vengono chiamati in gergo tecnico, familiari o badanti che assistono la persona affetta da demenza senile): poter lasciare solo il paziente per effettuare una commissione o per un’urgenza. Digitando un messaggio tramite l’app, lo stesso appare su uno schermo installato nella stanza del malato. E c’è già chi si è interessato al loro lavoro, ritenendolo uno spunto molto interessante e con possibili riscontri concreti nell’immediato. Il neurologo dell’ospedale Maggiore Michele Gennuso, responsabile del laboratorio che ha in cura i malati di Alzheimer, li ha incontrati. «Questa applicazione – sottolinea – è davvero interessante e ho avuto modo di verificare che funziona. Ho detto ai ragazzi che se volessero organizzare una sperimentazione su larga scala, potremmo interessare una decina di caregiver di altrettanti pazienti seguiti in ospedale.
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