Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SPINO D'ADDA

Ponte, «Basta attese»

Il consigliere regionale del Pd Piloni: «Conferenza dei servizi entro luglio, per avviare i lavori nel 2020». Lo staff di Toninelli: «Pronti, ma in attesa di passaggi di competenza della provincia di Cremona»

Daniele Duchi

Email:

redazione@laprovinciacr.it

27 Giugno 2019 - 08:28

Ponte, «Basta attese»

Una proiezione al computer di come si presenterà l’opera una volta ultimata

SPINO D'ADDA (27 giugno 2019) - «Di tempo se n’è già perso fin troppo e ora è il momento di recuperare. I pendolari non credono più ai continui annunci. Vogliono fatti concreti: ossia, che entro il 2020 inizino i lavori del nuovo ponte di Spino d’Adda». Punta al bersaglio grosso il consigliere regionale Matteo Piloni e in particolare l’esponente dem chiama in causa direttamente il ministro delle infrastrutture, il cremasco Danilo Toninelli. Perché l’avvio della progettazione esecutiva dell’opera, destinata ad eliminare il principale imbuto viabilistico dalla Paullese raddoppiata, almeno nella gran parte del tracciato, è in attesa della convocazione della conferenza dei servizi, passaggio indispensabile per l’ultima fase dell’iter. «In merito alla procedura per i lavori di raddoppio del ponte di Spino — replica a stretto giro di posta Toninelli — il ministero ha già giocato un ruolo determinante nell'accelerazione dei tempi, grazie al cambio di soggetto aggiudicatore, dalla città metropolitana di Milano alla provincia di Cremona, modifica promossa e approvata recentemente al Cipe con delibera registrata alla Corte dei conti appena due giorni fa e ancora non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale». «Dopo che provincia di Cremona, Città metropolitana milanese e Regione — sottolinea però Piloni — hanno lavorato assieme per sbloccare la situazione, restano i passaggi in cui sono coinvolti il ministero dell’Ambiente e soprattutto quello delle Infrastrutture, retti entrambi da pentastellati (Sergio Costa è indipendente vicino al Movimento 5 Stelle, ndr), dicasteri che sollecitiamo a fare tutto il possibile per accelerare la procedura. Ossia il via libera della commissione tecnica di valutazione di impatto ambientale, di competenza del dipartimento per l’Ambiente e quindi la convocazione della conferenza dei servizi».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400