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QUINTANO

«Pasto da casa ma consumato in mensa»

Richiesta dei genitori dell’associazione 'Il buon cibo' ai sindaci: «Vedremo cosa dirà l’Ats». Gli alunni della primaria iscritti al sistema alternativo fino ad ora hanno mangiato in classe

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

25 Giugno 2019 - 09:11

«Pasto da casa ma consumato in mensa»

QUINTANO (25 giungo 2019) - Punta all’ulteriore salto di qualità «Il Buon Cibo», l’associazione di genitori di Quintano e di Pieranica che ha dato vita, due anni fa, ad un sistema alternativo alla mensa scolastica organizzata congiuntamente dai due Comuni. Per il prossimo anno scolastico l’obiettivo è far pranzare tutti assieme, nello stesso refettorio, bambini iscritti a Il buon cibo e bambini iscritti alla mensa scolastica comunale. «È una questione di corrette procedure di legge che le istituzioni dovrebbero seguire – spiega Veronica Del Carro, presidente de Il Buon Cibo - e che prevedono la presenza in refettorio dei bambini che portano il pasto da casa assieme a quelli che consumano il pasto cucinato dalla mensa scolastica: a questo noi puntiamo da settembre». Iniziato come progetto alternativo alla mensa scolastica, giudicata troppo cara, Il Buon Cibo nell’anno scolastico 2017-2018 ha visto un gruppo di genitori allestire una mensa nei locali dell’oratorio. Gli alunni della primaria iscritti al sistema alternativo fino ad ora hanno mangiato in classe.

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