L'ANALISI
05 Giugno 2019 - 08:06
Il vescovo della diocesi di Crema monsignor Daniele Gianotti
CREMA (5 giugno 2019) - «Mi chiedo in che cosa abbia sbagliato il vescovo. Un gruppo di persone omosessuali non organizza un gay pride, non chiede di essere unito in matrimonio ma promuove un momento di preghiera. Il vescovo accetta di presiederlo, facendo avvertire la tenerezza di una vicinanza a persone presumibilmente credenti e cristianamente formate». Così ieri Antonio Agazzi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, ha voluto esprimere la propria solidarietà nei confronti del vescovo Daniele Gianotti, chiamato in causa lunedì da una lettera aperta firmata dal cremasco Marco Mantovani, membro di «Noi per la famiglia», associazione aconfessionale in difesa della vita. Nel testo, Mantovani criticava la scelta del presule di presiedere la veglia «Per un mondo senza discriminazioni» organizzata dal gruppo diocesano «Alle querce di Mamre», che promuove l’accompagnamento pastorale delle persone omosessuali.
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