L'ANALISI
31 Maggio 2019 - 08:39
CREMA (31 maggio 2019) - È una sorta di autosalone fantasma, quello portato alla luce dall’indagine, conclusa nelle ultime ore dagli investigatori della polizia locale cittadina. Fantasma, perché la sede della rivendita — ma sarebbe meglio parlare di impresa di noleggio — risulta ad un indirizzo, dove si trova tutt’altra attività, ovviamente i cui titolari sono estranei alla vicenda, oltre che ignari. E i veicoli non cambiavano proprietà, venendo di fatto ceduti dietro un canone mensile, che garantiva pure una sorta di immunità ai conducenti, essendo la società puramente formale. Insomma, nessun recapito dove notificare i verbali di contravvenzione. Oltre al fatto che l’attività, ovviamente, non ha generato, almeno ufficialmente, alcun tipo reddito per il titolare. Tanto che i vigili hanno già interessato del caso la Guardia di finanza, dopo aver lavorato in stretta collaborazione con i funzionari della motorizzazione. È scaturita dagli accertamenti, condotti dopo un incidente stradale, l’inchiesta che ha portato alla denuncia a piede libero — per false attestazioni— di un cremasco di 51 anni, formalmente il proprietario 45 vetture. O meglio: il titolare dell’impresa cui erano intestate. «Tutti modelli usati di grossa cilindrata: Jaguar, Mercedes, Audi, Porsche», ha ricostruito il comandante del Corpo, Giuliano Semeraro, dando conto della vicenda.
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