L'ANALISI
18 Maggio 2019 - 09:01
Il missionario cremasco Pierluigi Maccalli
MADIGNANO (18 maggio 2019) - Mentre Madignano, il paese d’origine, ricordava gli otto mesi trascorsi dal sequestro in Niger di padre Pierluigi Maccalli, organizzando una processione al santuario della Pallavicina (ad Izano) e una veglia di preghiera; papa Francesco, ieri, ha ricevuto in udienza i confratelli del religioso. Ossia, i membri della Società delle missioni africane. E ha espresso preoccupazione. «Vorrei associarmi alla vostra preghiera — riferisce le parole del Pontefice l’agenzia stampa Ansa — assicurando la sollecitudine e l’attenzione della Santa sede riguardo a questa preoccupante situazione». Padre Gigi, 57 anni, è stato catturato da un commando di uomini armati la notte del 17 settembre, mentre si trovava nella sua missione di Bomoanga. La prima ipotesi era stata di un rapimento, ad opera di pastori vicini allo jihadismo e decisi a chiedere un riscatto. Ma dal giorno nell’irruzione nella struttura assistenziale, nella quale il sacerdote cremasco era tornato da poche ore dopo un periodo di riposo trascorso proprio nel paese natale, non si sono avute più notizie di lui: nessun contatto coi sequestratori, con ogni probabilità giunti in moto dal Burkina Faso.
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