L'ANALISI
27 Marzo 2019 - 16:32
CASTELLEONE - Scacco alla gang. Otto mesi d’indagini, meticolose e sofisticate, e il commando che la scorsa estate aveva assaltato un portavalori a Ripalta Cremasca, cercando poi la fuga in un campo di mais a Castelleone, è stato smantellato. Due rapinatori erano già stati catturati; i due complici mancanti sono stati individuati e arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di Crema: si tratta di una donna residente a Soresina e un 40enne di Brugherio, entrambi con precedenti specifici. Proprio il ruolo della donna, considerata la mente dell’organizzazione, è risultato centrale. Era sua la Toyota Yaris intercettata e bloccata lungo la Paullese da una pattuglia dell’Arma con a bordo i malviventi, ma la proprietaria, quasi in concomitanza con l’inseguimento, si era presentata in caserma a Soresina per denunciarne il furto. Una simulazione messa in atto per dirottare i sospetti altrove: accorgimento tanto sottile e ingegnoso, quanto inutile. Gli investigatori del nucleo operativo, coordinati dal maggiore Giancarlo Carraro, si erano mossi sin da subito seguendo ogni possibile indizio, senza tralasciare alcun elemento. E la pista dell’auto si è rivelata corretta.
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