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CREMA

Malori e pignoramenti, in aula le vittime dei doppi pagamenti

Ascoltati i testimoni del processo a carico dell'avvocato Branchi, legale dell'imprenditore dei serramenti Silvani

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

05 Marzo 2019 - 20:21

Pur avendo pagato porte e finestre all’imprenditore Antonio Silvani, il ‘re dei serramenti’, c'è chi si è visto pignorare i quadri oppure il conto corrente, oppure chi per la rabbia e per lo stupore ha accusato un malore. Sono i testimoni, sentiti martedì 5 marzo, del pm Francesco Messina per il processo a carico di Angelo Branchi, l’avvocato di Silvani che, in concorso con quest’ultimo (già condannato in abbreviato a 5 anni e 3 mesi anche per reati tributari) avrebbe architettato un sistema per far pagare due volte i serramenti ai clienti dell’imprenditore. Come? Trascinandoli in tribunale con l’ ‘arma’ del decreto ingiuntivo notificato dieci anni dopo i pagamenti. Così confidando nel fatto che, qualora il cliente avesse pagato con assegno, dopo dieci anni le banche non conservavano più il carteggio. Qualora avesse pagato in ‘nero’, non aveva una ‘pezza’ da esibire al giudice. 

Il processo è stato aggiornato al 2 aprile. Gli avvocati Marcello Lattari e Roberto Guareschi, difensori del collega, hanno commentato: «Non è emerso alcun elemento, neppure indiziario, da parte delle persone offese sulla consapevolezza dell’avvocato Branchi su presunte doppie richieste di pagamento da parte del Silvani e parimenti, è emerso che dove le persone offese hanno argomentato all’avvocato Branchi l’avvenuto pagamento, totale o parziale, del debito, lo stesso ne ha tenuto conto, non dando corso all’azione giudiziaria o ritirando le pretese debitorie».

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