L'ANALISI
07 Febbraio 2019 - 07:29
CREDERA RUBBIANO - Un’ora al giorno almeno, bisogna essere felici. Un motto, che campeggia su una delle pareti dei suoi uffici. Ma anche uno stile di vita e di lavoro, con il quale Silvia Bolzoni di Credera Rubbiano ha fondato e ora presiede la Zeta Service. Uno stile che in questi ultimi mesi si è tradotto in impegni concreti: la donazione di una somma all’Airc (associazione italiana ricerca sul cancro) per ogni cliente acquisito, l’assunzione di persone in difficoltà provenienti da case accoglienza milanesi e una raccolta fondi aziendale per aiutare un dipendente a ricongiungersi con la figlia, che non vedeva da anni. Storie di solidarietà che sembrano avere poco a che fare col mondo lavorativo.
L’esempio di Bolzoni, in questo senso, è da tempo riconosciuto. Il suo ‘colosso’ nel campo dell’amministrazione del personale ed elaborazione paghe, pluripremiato a livello nazionale come luogo-emblema del benessere dei dipendenti e di impresa sociale. Bolzoni cremasca doc (l’azienda madre è a Milano con altre sei filiali, ma la famiglia di Silvia risiede ancora a Credera), ha fatto dell’etica sul posto di lavoro una parola chiave. Dopo Ambrogino d’oro e scalata alle classifiche dei migliori ambienti in cui lavorare, la mela d’oro ricevuta al Quirinale, non ultimo il riconoscimento tra le donne dell’anno, a Cremona.
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