L'ANALISI
23 Gennaio 2019 - 08:12
Eligio Fiori e il consolato italiano a Istanbul
SONCINO - Sarebbe dovuta arrivare entro i primi 40 giorni, poi la prima proroga, una seconda e il silenzio di mesi fino alla promessa fatta a Roma e Bruxelles, mai mantenuta, di una consegna in tempi rapidi. Adesso, quasi un anno dopo, dell’autopsia definitiva sul corpo di Alessandro Fiori chiesta alla Turchia dalla magistratura e dal consolato italiano non c’è traccia. Il padre Eligio nello sconforto: «Cosa ci si può aspettare dopo tutto questo tempo? Vogliano fare in modo che si dimentichino tutti di Alessandro, mi pare chiaro». Anche il nuovo pm, il terzo nominato a Istanbul in meno di otto mesi, sembra aver chiuso le porte al dialogo. Forse per non fare la fine dei predecessori.
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