L'ANALISI
20 Gennaio 2019 - 08:55
Ernestina Madonini e Eugenia Cohen
PANDINO - Ernestina Madonini ed Eugenia Cohen. La prima, pandinese ‘doc’ e figlia di una famiglia piuttosto in vista del primo dopoguerra, la seconda sfollata ebrea con passaporto turco, arrivata in paese nel 1943. Una storia di amicizia nata in quell’anno difficile, tra privazioni e sofferenze, sino al punto che Ernestina, quando nel 1944 nazisti e fascisti rastrellarono il paese a caccia di ebrei da deportare nei campi di sterminio, nascose e salvò Eugenia dal lager.
Le due donne sono scomparse negli anni scorsi, ormai ultranovantenni. La loro storia torna ora alla luce. Un racconto di un’amicizia cementata dalle difficoltà e dal dramma di una morte che sembrava ormai certa. Un rapporto andato avanti per 70 anni in cui non persero mai i contatti, nonostante la Cohen vivesse in Israele, mentre Ernestina era sempre rimasta in paese, dove oggi risiedono discendenti e parenti.
La vicenda delle due ragazze sarà al centro delle iniziative per la giornata della memoria, che il gruppo Cultura del Comune organizza per la prossima settimana, in particolare per domenica 27 gennaio 2019 alle 15,30 nella sala civica delle scuole medie. «Ernestina fece il diavolo a quattro per salvare l’amica, incurante delle minacce dei fascisti, che le dissero: ‘Se non troviamo lei, portiamo via te’» racconta Antonella Carpani, assessore alla Cultura, che insieme agli altri membri del gruppo ha lavorato per un anno nel ricostruire questa storia.
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