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CREMA. OMBRIANO

Colpo alla Banca Cremasca, ‘basista’ per amore: inflitti sei mesi

Nel 2013 la donna fece da palo al commando che assaltò l’istituto: 11 ostaggi e 13mila euro di bottino. Tempo prima, l’imputata conobbe in discoteca la banda di napoletani e si invaghì di uno di loro

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

17 Gennaio 2019 - 18:05

Colpo alla Banca Cremasca, ‘basista’ per amore: inflitti sei mesi

CREMA - ‘Basista’ per amore. Maria Grazia oggi ha 45 anni, risiede a Lodi e lavora come collaboratrice domestica. Anni fa con un’amica conobbe in una discoteca dei giovanotti napoletani. Si invaghì di uno di loro. Erano rapinatori. Quando risalivano al Nord, lei li ospitava in casa e in auto, li accompagnava davanti alla banca di turno da assaltare.

Per amore, Maria Grazia faceva da ‘basista’ e da ‘palo’. Lo ha fatto in tre rapine messe a segno nel Lodigiano, per le quali è già stata complessivamente condannata a tre anni e un mese di reclusione. E lo ha fatto per il colpo da 13.570 euro messo a segno dal commando di quattro banditi alla Banca Cremasca di Ombriano, il 9 maggio del 2013. Quando undici persone, tra clienti e dipendenti, fra i quali il direttore Luca Mantovani, vennero tenute in ostaggio.

E così oggi, giovedì 17 gennaio 2019, a quei tre anni e un mese di reclusione per le rapine nel Lodigiano, il gup, Elisa Mombelli, ha aggiunto sei mesi per aver fatto il ‘palo’ ad Ombriano, pena applicata a titolo di continuazione su richiesta dell’avvocato Augusto Cornalba, in accordo con il pm.

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