L'ANALISI
12 Dicembre 2018 - 13:48
ROMANENGO - Alcuni residenti della periferia del paese, sentendo ripetuti colpi di ficile provenire da un terreno incolto, notavano la presenza di alcuni giovani che accortisi di essere stati scoperti, salivano a bordo di un’utilitaria e si allontanavano velocemente. A terra alcune cartucce da caccia esplose. Nel frattempo giungeva la segnalazione del fatto ai carabinieri che lungo la Paullese incrociavano la vettura che veniva bloccata. Sul veicolo erano presenti quattro persone tra cui il conducente che messo alle strette ammetteva di aver esploso alcuni colpi di fucile cercando di uccidere delle nutrie in un campo. Ritornati sul luogo del fatto, veniva rinveniva in un fosso un fucile da caccia con matricola abrasa, considerata arma clandestina. Il 30enne di origine bergamasca ma domiciliato a Castelleone da qualche mese, asseriva di esserne venuto in possesso qualche settimana prima e di aver utilizzato il fucile solo in quest’occasione. A casa deteneva diverse cartucce e, non avendo alcuna autorizzazione a detenere l’arma clandestina di provenienza illecita, probabilmente ricettata, l'uomo veniva dichiarato in stato di arresto e dopo una notte in camera di sicurezza, su disposizione del PM della Procura della Repubblica di Cremona, è stato tradotto in carcere in attesa del processo. Il fucile automatico calibro 12 verrà inviato al RIS di Parma.
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