Incrocio killer, corteo: "Basta vittime sulla Bergamina"

AGNADELLO - Non è stata una manifestazione contro qualcuno ma un’iniziativa di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni competenti, nella fattispecie Provincia e Regione. Questo il significato del sit-in organizzato domenica 9 dicembre dal Comune per chiedere lo sblocco dell’iter per la realizzazione della rotatoria all’incrocio fra l’ex statale Bergamina e le vie Garibaldi e Rivolta, già teatro di diversi incidenti stradali fra cui quello del giugno 2016 nel quale ha perso la vita la giovane vailatese Alessia Locatelli. Servono 250.000 euro (200.000 euro sono pronti dal Comune) ma, come ha detto il sindaco Giovanni Calderara, occorre che venga messo fine al palleggio di responsabilità fra Provincia e Regione su chi fa prima che cosa che sta bloccando il tutto. Un centinaio i partecipanti alla manifestazione, iniziata alle 14.45 con un corteo che da piazza Della Chiesa ha raggiunto pochi minuti dopo l’incrocio, dove il traffico è stato rallentato ma non fermato se non per il tempo necessario a permettere l’attraversamento ai manifestantii. Presenti, con indosso una t-shirt bianca e con due striscioni (in aggiunta a quello preparato dagli organizzatori) anche gli amici di Alessia, ricordata con una preghiera dal parroco don Mario Martinengo e con la posa di un mazzo di fiori sulla bici bianca che due anni e mezzo è lì sull'incrocio, a ricordare quel tragico fatto Calderara, parlando ai presenti ha ripercorso le tappe di questa vicenda concludendo il suo intervento con un monito: «Non abbiamo i gilet gialli ma alle istituzioni diciamo che questo è un inizio. O le promesse verranno mantenute oppure le nostre future manifestazioni non saranno così educate come lo è questa».