L'ANALISI
06 Dicembre 2018 - 07:40
Daniele Basile e la caldaia da sostituire
CREMA - Continuano ad arrangiarsi, accendendo per qualche ora le stufette elettriche. «Di cambiare la caldaia, dichiarata inutilizzabile, per la cattiva combustione che produce monossido, dai vigili del fuoco e dallo stesso tecnico manutentore dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale, per ora non se ne parla. Anche oggi (mercoledì 5 dicembre, ndr) non abbiamo visto nessuno». Dichiarazioni cariche di sconforto quelle rilasciate da Daniele Basile e dalla moglie Erika Cavaliere. La famiglia vive da oltre un mese senza riscaldamento, nell’appartamento al terzo piano della palazzina comunale al civico 24 di via Vittorio Veneto, nel quartiere di San Bernardino. Una casa di proprietà comunale, ma gestita da Aler, in cui i Basile sono in affitto a prezzo calmierato. Venerdì scorso, un tecnico dell’Azienda aveva cambiato la scheda madre e rimesso in funzione l’impianto, fermo da settimane. Lunedì c’era stato l’intervento di un manutentore di un’azienda privata, chiamato dai Basile per l’annuale prova dei fumi, prevista dalla normativa. Era stato lui a lanciare per primo l’allarme: la caldaia va lasciata spenta per il cattivo funzionamento che porta alla produzione di monossido, gas inodore, ma velenoso.
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