L'ANALISI
05 Dicembre 2018 - 08:54
CREMA - I numeri si mescolano ai ricordi e tratteggiano gli 11 anni trascorsi alla guida di un ospedale che è approdato per tre volte al vertice delle graduatorie della sanità regionale, vantando pure una seconda e una sesta piazza, nelle pagelle stilate ogni dicembre dai tecnici di palazzo Lombardia. Ma anche un presidio che ha rischiato di perdere l’autonomia, coagulando destra e sinistra locale nella difesa di un’istituzione, che i cremaschi «sentono fortemente loro». Luigi Ablondi stacca lo sguardo dai grafici che raccontano tre mandati consecutivi in largo Dossena e si chiuderanno a fine mese. E si sofferma sulle tappe di un’esperienza, «che ha rappresentato il 30% della mia vita professionale, oltre ad avermi portato a percorrere in auto 600mila chilometri, considerato che non mi sono mai trasferito da Parma». Un quarto incarico nella stessa Asst «non sarebbe stato possibile, mi avrebbero comunque spostato...». E allora la pensione, dopo aver ottenuto, bilancio dopo bilancio, finanziamenti per poco meno di 28 milioni di euro da destinare alla ristrutturazione degli edifici e una decina per rinnovare le apparecchiature; ma essersi pure confrontato con un’agitazione del personale sul caso buoni pasto, attualmente collegati alle giornate di presenza al lavoro (37% di utilizzo quotidiano).
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris