L'ANALISI
04 Dicembre 2018 - 07:39
CREMA - Solo qualche giorno fa i problemi della famiglia Basile sembravano risolti, almeno per quanto riguardava il riscaldamento della casa. Lunedì 3 dicembre la doccia fredda. La caldaia dell’appartamento comunale, al terzo piano della palazzina di via Vittorio Veneto 24, non può essere lasciata accesa. E’ difettosa e nella combustione produce monossido, un gas velenoso e particolarmente insidioso in quanto inodore e insapore. L’impianto si trova all’interno dell’appartamento: padre, madre e i tre bambini, sono dunque a rischio intossicazione. Lo ha stabilito il tecnico chiamato dal capofamiglia Daniele per l’annuale verifica dell’impianto, obbligatoria per legge. Immediatamente dopo, Basile ha anche telefonato ai vigili del fuoco, anch’essi intervenuti per un sopralluogo.
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