L'ANALISI
29 Novembre 2018 - 08:21
CREMA - Come se non bastassero la casa invasa dalla muffa e dagli scarafaggi, i serramenti gonfiati dall’umidità, tanto che le finestre non si chiudono più, adesso la famiglia Basile non può nemmeno accendere la caldaia: padre, madre e tre bambini, di cui il più piccolo è in cura per un tumore, da una settimana vivono al freddo. Se non fosse per l’utilizzo di un paio di stufette elettriche, con l’abbassarsi delle temperature la casa sarebbe ghiacciata. Daniele, la moglie Erika Cavaliere e i bambini abitano nell’appartamento al terzo piano di via Vittorio Veneto 24. Una palazzina di proprietà comunale. Pagano un affitto calmierato da oltre 6 anni. Nell’estate 2017 i primi problemi, con la rottura delle tubazioni e da allora chiedono lavori di manutenzione. Lavori che, in base alla convenzione tra l’ente di piazza Duomo e l’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale, spettano all’Aler, che ha in gestione l’appartamento. «E’ stato il tecnico dell’azienda, intervenuto la scorsa settimana, a dirci di non accendere assolutamente la caldaia: è pericolosa e da cambiare» ha spiegato mercoledì 28 novembre Basile. Quindici giorni fa, i due coniugi si erano già rivolti al quotidiano La Provincia, per denunciare pubblicamente la situazione.
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