L'ANALISI
02 Novembre 2018 - 08:14
CREMA - Il velodromo ‘Pierino Baffi’ e i ciclisti cremaschi dovranno attendere ulteriormente. Il progetto di ristrutturazione completa dell’impianto sportivo di via IV Novembre, presentato dal Comune, non figura infatti tra quelli finanziati dal bando del Coni ‘Sport & periferie’. Senza l’importo necessario, di un milione e 700 mila euro, infatti, i lavori di sistemazione e messa a norma non potranno iniziare. «Con un preventivo di spesa di tale portata – aveva dichiarato qualche tempo fa il dirigente di ciclismo e già presidente del Consorzio pista Stefano Pedrinazzi – non abbiamo speranze». E così infati è stato. «Bisognava accontentarsi e eseguire la ristrutturazione a lotti. Bastava presentare un progetto minimo, che prevedesse la sostituzione della rete di recinzione e il rifacimento del manto della pista. In quel modo, con una spesa contenuta, il velodromo sarebbe stato rimesso in funzione. Chi amministra, però, ha il diritto di decidere cosa fare, ma la scelta non è stata premiata». Pedrinazzi spiega quanto servirebbe per riaprire il ‘Pierino Baffi’ ai ciclisti. «Per poter ospitare gare per le categorie agonistiche, da 12 anni in su, basterebbero 50mila euro. Utilizzare il velodromo per i bambini più piccoli, invece, non è possibile, perché manca la fascia di riposo». I costi aumentano se si vogliono organizzare manifestazioni di più alto livello.
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