L'ANALISI
30 Ottobre 2018 - 18:56
CREMA - Passata la paura, martedì 30 ottobre è stato il giorno della conta dei danni e degli interventi di ripristino. In tutto il Cremasco decine di alberi abbattuti dal forte vento, terreni, giardini privati e pubblici allagati dall’acqua, tonnellate di detriti portate a valle dalla piena dei fiumi, buche ovunque sulle strade. Crollato anche un muro al San Luigi, al confine con la casa di riposo Lucchi di via Zurla. Il Serio alle 4,20 ha toccato il livello record di tre metri sopra lo zero idrometrico, per poi cominciare a calare dopo l’alba. Alcune famiglie di Crema sono state evacuate. Una notte insonne. Le rive e le piste ciclo pedonali restano impraticabili in tutto il Cremasco. I ponti di Sergnano e quello della provinciale Melotta a Ricengo, chiusi al traffico, sono stati riaperti. Anche l’Adda ha fatto paura: è arrivato a sfiorare i 1.300 metri cubi di portata al secondo. Un livello mai raggiunto negli ultimi 15 anni.
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