L'ANALISI
22 Ottobre 2018 - 07:41
CREMA - Sono uomini tra i 40 e 50 anni, spesso risentono di croniche difficoltà fisiche e in qualche caso hanno problemi legati all’alcolismo o alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Sono i nuovi poveri della città: italiani, con un livello di istruzione medio basso e una drammatica storia alle spalle che racconta di un lavoro perso e mai più ritrovato, anche per colpa della crisi economica. L’inizio di un progressivo isolamento sociale a cui, a volte, si aggiungono separazioni che portano queste persone a lasciare a moglie e figli l’abitazione e dunque a non avere una residenza stabile. «Purtroppo, negli ultimi anni ci troviamo di fronte ad un sempre crescente numero di casi — conferma il direttore della Caritas diocesana don Francesco Gipponi, responsabile anche del rifugio per senzatetto San Martino —: lo vediamo ogni giorno nella nostra casa dell’accoglienza di via Toffetti ai Sabbioni».
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