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SPINO D'ADDA

"Piante dimenticate. Morte ai bordi della Paullese"

La denuncia del comitato 'No al cemento selvaggio': le opere complementari del raddoppio dell'ex statale prevedevano aree verdi

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

24 Settembre 2018 - 07:48

"Piande dimenticate. Morte ai bordi della Paullese"

SPINO D'ADDA - «Da tre anni abbandonate a se stesse, sono ormai rinsecchite, uno spreco inutile di denaro pubblico». A denunciare lo stato delle decine di arbusti e piantine, posizionate nel 2015 lungo la Paullese raddoppiata e sulle aiuole spartitraffico della viabilità di servizio, sono i componenti del comitato ‘No al cemento selvaggio'. «Mai nessuno le ha innaffiate e queste sono le conseguenze – proseguono dal gruppo guidato da Angelo Fugazza –: la situazione è sotto gli occhi di tutti». Per i No cemento è grave il fatto che siano stati spesi fondi pubblici, stanziati nelle gare d’appalto per il raddoppio dell’ex statale. Lungo tutto il tratto cremasco (circa 14 chilometri) sono ben visibili aiuole e terrapieni con questi arbusti e cespugli, voluti come mitigazione ambientale. Alcuni hanno attecchito, altri versano in pessime condizioni.

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