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MADIGNANO

Ancora in silenzio i sequestratori di padre Maccalli

Veglia di preghiera con le testimonianze del fratello del missionario Angelo e del cognato Daniele

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

20 Settembre 2018 - 21:08

Ancora in silenzio i sequestratori di padre Maccalli

Si temono tempi lunghi, nella trattativa con i sequestratori di padre Pierluigi Maccalli, il religioso 57enne originario di Madignano, rapito lunedì notte (17 settembre 2018) nella sua missione, al confine tra il Niger ed il Burkina Faso. A ritenere che la vicenda difficilmente possa avere una rapida soluzione sono gli stessi confratelli del sacerdote, dal 1986 in Africa. A prenderlo in ostaggio è stato un commando composto da 12 uomini armati, con ogni probabilità pastori islamici vicini allo jihadismo, sebbene più che altro intenzionati a chiedere un riscatto; o almeno a ritenerlo sono gli inquirenti.

Nel frattempo, l’altra sera a Madignano, si è tenuta una veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale. A guidare i momenti di riflessione è stato padre Walter Maccalli, fratello del sacerdote rapito e come lui, missionario in Africa, anche se in altre zone del continente. A commuovere sono state due testimonianze: quella dell’altro fratello di padre Maccalli, Angelo. E poi del cognato Daniele Marchesi.

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