L'ANALISI
20 Settembre 2018 - 21:08
Si temono tempi lunghi, nella trattativa con i sequestratori di padre Pierluigi Maccalli, il religioso 57enne originario di Madignano, rapito lunedì notte (17 settembre 2018) nella sua missione, al confine tra il Niger ed il Burkina Faso. A ritenere che la vicenda difficilmente possa avere una rapida soluzione sono gli stessi confratelli del sacerdote, dal 1986 in Africa. A prenderlo in ostaggio è stato un commando composto da 12 uomini armati, con ogni probabilità pastori islamici vicini allo jihadismo, sebbene più che altro intenzionati a chiedere un riscatto; o almeno a ritenerlo sono gli inquirenti.
Nel frattempo, l’altra sera a Madignano, si è tenuta una veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale. A guidare i momenti di riflessione è stato padre Walter Maccalli, fratello del sacerdote rapito e come lui, missionario in Africa, anche se in altre zone del continente. A commuovere sono state due testimonianze: quella dell’altro fratello di padre Maccalli, Angelo. E poi del cognato Daniele Marchesi.
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