L'ANALISI
09 Settembre 2018 - 08:31
Maria Grazia Salvi
CREMA - Un appartamento di tre stanze, al primo piano di una palazzina popolare di via Gandini. Un appartamento con i muri e i soffitti anneriti dalla muffa creata dall’umidità. Un posto insalubre per vivere, per chiunque. Soprattutto per una persona affetta da una malattia rara. Maria Grazia Salvi, 50enne cremasca, vi abita con il marito e il figlio. Le condizioni in cui versa l’alloggio, che due anni fa ha avuto in affitto dal Comune, hanno spinto la donna a chiedere a più riprese ai Servizi sociali di assegnarle un’altra casa. «La malattia rara da cui sono affetta non mi permette di vivere in un ambiente umido — dichiara Salvi — e nemmeno di stare al freddo. In inverno non posso pensare di tenere le finestre aperte per evitare che si formi l’umidità. L’anno scorso gli addetti dell’Aler hanno eseguito un sopralluogo e hanno verificato che l’umidità era al 100%. E poi, quando non c’è nessuno in casa, abitando al piano rialzato siamo costretti a chiudere tutto».
Ha ricevuto anche la visita dell’assessore al Welfare Michele Gennuso: «La prossima settimana siamo stati convocati in Regione per discutere di questo caso. Stiamo cercando una soluzione. Qualche appartamento comunale di recente si è liberato. Vedremo cosa si può fare».
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