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Operazione 'Enigma', sequestrati dalla Finanza beni per 16 milioni. 21 indagati

La vasta indagine è iniziata nei confronti di alcune cooperative operanti nel Cremasco e sviluppatasi successivamente nei confronti di 40 cooperative situate per lo più nel Milanese

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

25 Luglio 2018 - 09:37

Operazione 'Enigma', sequestrati dalla Finanza beni per 16 milioni. 21 indagati

CREMA - I Finanzieri della Tenenza di Crema, nell’ambito dell’operazione 'Enigma' coordinata dal sostituto procuratore di Milano Mauro Clerici, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di disponibilità finanziarie, autovetture ed immobili per un valore complessivo di circa 19 milioni di euro. Il sequestro giunge al termine di una vasta indagine iniziata nei confronti di alcune cooperative operanti nel territorio cremasco e sviluppatasi successivamente nei confronti di 40 cooperative situate per lo più nel milanese. Le indagini dei Finanzieri hanno permesso di portare alla luce un sistema di frode che negli anni ha permesso di occultare al fisco oltre 100 milioni di euro di ricavi, attraverso anomali rapporti commerciali tra le cooperative ed alcuni consorzi di riferimento. È stato infatti accertato come gli amministratori di questi ultimi costituissero ad hoc le cooperative necessarie per aggiudicarsi cospicui appalti per importanti clienti, operando ciclicamente per 2-3 anni per poi condurre le società alla chiusura o all’inattività.

In particolare, determinate figure, formalmente estranee al consorzio, venivano incaricate di procacciare le commesse da grandi aziende a prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli di mercato; una volta ottenuta la commessa veniva creata la cooperativa necessaria per l’esecuzione dei lavori (facchinaggio, distribuzione merci e servizi di logistica). La cooperativa, a sua volta, effettuava i lavori e fatturava al Consorzio il quale, come fonte di ricavo, applicava un ricarico rispetto a quanto corrisposto alla cooperativa e fatturava alla società appaltante. Tuttavia la cooperativa che eseguiva i lavori, pur emettendo fattura per la prestazione resa, non presentava alcuna dichiarazione fiscale, limitandosi a pagare esclusivamente i dipendenti.

Al termine delle indagini sono stati iscritti nel registro degli indagati 21 persone, tra questi, quali artefici della frode, spiccano un 44enne milanese, un 66enne napoletano residente a Desio e un 56enne casertano residente a Milano, procacciatore degli appalti.

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