L'ANALISI
01 Luglio 2018 - 08:44
PAULLO - Il raddoppio della Paullese sul versante milanese richiederà un paio d’anni, con il cantiere tra la Cerca e la Teem al via entro fine anno. Progressivamente poi i lavori arriveranno sino a Zelo. Resta però in sospeso quella che, quasi all’unanimità, tutti i pendolari dell’ex statale 415 considerano la vera causa delle code: l’eliminazione dei semafori di San Donato Milanese che regolano gli incroci con via Gela e via Moro. Lontana, se non addirittura remota, la fine dell’incubo. Per il nuovo ponte di Spino, inoltre, martedì 3 luglio si terrà un vertice a Roma con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Come da crono programma proiettato nella serata di venerdì 29 giugno, nell’incontro promosso dal Pd in Comune a Paullo, i semafori di San Donato verranno tolti dopo il 2021. La conferenza dedicata alla situazione dell’ex statale aveva come tema ‘Facciamo il punto’. In una sala consiliare gremita, dopo il saluto del sindaco Federico Lorenzini, sono intervenuti gli ospiti principali della serata: Arianna Censi vicesindaco della città metropolitana milanese, Davide Viola, presidente della Provincia di Cremona e l’assessore comunale alla mobilità di Milano Marco Granelli. Tra i tanti politici e amministratori locali in platea — molti dei quali hanno poi preso la parola — anche i cremaschi Matteo Piloni (consigliere regionale ) Stefania Bonaldi (sindaco di Crema) e Luigi Poli (primo cittadino di Spino).
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