L'ANALISI
30 Giugno 2018 - 07:57
MADIGNANO - Sono a rischio 39 posti di lavoro, degli attuali 62 dipendenti del Mercatone Uno. E’ quanto emerso tra giovedì 28 e venerdì 29 giugno, nel corso della lunga trattativa che si è svolta Bologna tra sindacati e nuova proprietà. Già da mesi molti dei lavoratori della storica sede cremasca sono in cassa integrazione, alcuni a zero ore. E vi rimarranno sino a fine anno. Gli altri lavorano part time con forte riduzione dello stipendio. Ma con l’inizio del 2019 potrebbero perdere il posto di lavoro oltre la metà dei dipendenti della struttura di vendita.
A Bologna, nel pomeriggio di giovedì, per seguire la trattativa e in particolare occuparsi della sorte dei dipendenti di Madignano c’era Maria Teresa Perin, sindacalista della Filcams Cgil (commercio e servizi): «Per gli esuberi sono in vista due anni di sussidio di disoccupazione, ma solo un paio di lavoratori riusciranno, attraverso questo ammortizzatore, a raggiungere l’età pensionabile. Le ipotesi per gli altri dipendenti sono di una mobilità verso la sede di Brescia, ma anche di un’ulteriore riduzione delle attuali ore di part-time, che di fatto già coinvolgono la stragrande maggioranza del personale di Madignano. In questo modo si riuscirebbe a trovare lo spazio per uno o due esuberi in meno».
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