L'ANALISI
20 Giugno 2018 - 08:16
CREMA - «Ottimista? Non tanto. Però ci stiamo lavorando». E’ corsa contro il tempo per cercare di salvare almeno l’OptLab, il laboratorio di ricerca operativa della sede universitaria di via Bramante, diretto dal professor Giovanni Righini. Salvarlo dal trasferimento nel capoluogo regionale, ormai deciso dalla Statale di Milano per i corsi di Informatica, che si tengono in città. Righini non manifesta grande ottimismo, ma attende di vedere cosa riuscirà a fare l’Associazione cremasca studi universitari (il gruppo di sostenitori del Polo, presieduto dal sindaco Stefania Bonaldi). «La novità è che l’Acsu — spiega il docente — ha istituito un gruppo di lavoro, che sta studiando la fattibilità di un Centro di ricerca e alta formazione in città. Va detto, però, che siamo ancora ai primi passi. Spero di saperne di più a fine mese. E’ l’Acsu, comunque, a rapportarsi con l’università». Righini ha dato la propria disponibilità a proseguire il lavoro alla sede di via Bramante.
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