L'ANALISI
12 Giugno 2018 - 07:40
CREMA - E’ l’unica struttura in città (ma probabilmente anche oltre i confini) inaugurata due volte. Stiamo parlando dell’oasi felina che si trova in via De Chirico, nella zona artigianale del quartiere di Santa Maria, di fronte all’area della Pierina. Il rifugio è dedicato ai felini senza famiglia. Il primo taglio del nastro era avvenuto circa un anno fa. Ma si trattò di una falsa partenza. Il nuovo semaforo verde si è acceso domenica, con l’apertura vera e propria. In mezzo, una serie di problemi da risolvere, primo fra tutti la recinzione non idonea e la mancanza di alcuni servizi. Dire che i problemi sono terminati, però, è ottimistico. Ora che la struttura è aperta, occorre farla funzionare, e per questo ci sono una dozzina di volontari che si alternano quotidianamente. Ma occorrono soprattutto soldi, per nutrire, curare, vaccinare e accudire i gatti. E questo è già un guaio.
A gestire l’oasi felina sarà l’associazione Arischiogatti, attraverso una convenzione con il Comune di Crema, che mette a disposizione la struttura e paga le utenze. Niente contributi. Al resto, dovranno pensare i volontari, che si occuperanno degli animali abbandonati e in attesa di adozione. «L’anno scorso — spiega Elena Pozzi, membro del direttivo dell’associazione — abbiamo speso 10mila euro. Una cifra destinata ora ad aumentare in maniera considerevole, se si pensa che saremo obbligati a vaccinare e a testare tutti i gatti che entrano nell’oasi. Nel 2017 avevamo mandato una richiesta di contributo a tutti i Comuni del Cremasco, ma la risposta è stata deludente».
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