L'ANALISI
22 Maggio 2018 - 07:14
Il municipio di Vailate
VAILATE - «Qualcuno mi aiuti a trovare una sistemazione provvisoria per mia moglie e i miei figli». L’appello è di Beshir Jindi, egiziano, magazziniere in una ditta della Bergamasca, 40 anni, da diciotto in Italia. Oggi per sua moglie ed i suoi tre bambini, uno di 10 anni e due gemelli di 8, scade il periodo di soggiorno in una comunità dell’Alto Cremasco, dove la donna ed i minori alloggiano dal 2 maggio scorso, giorno in cui lo sfratto dall’appartamento di via Stanislao Giani nel quale la famiglia Beshir ha vissuto negli ultimi undici anni, è diventato esecutivo.
Jindi ha trovato una nuova casa a Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, ma l’alloggio non sarà pronto sino al primo giugno prossimo e adesso lui ha paura che fino a quel giorno la sua famiglia possa trovarsi in mezzo ad una strada.
Dal municipio il sindaco Paolo Palladini ha ben presente la situazione e dichiara di voler andare incontro all’egiziano: «Jindi una casa l’ha trovata. Ha un lavoro ed un reddito, quindi non può avere tutte le agevolazioni di questo mondo, però per il periodo che va da oggi fino ai primi di giugno vedremo di riuscire a prolungare il soggiorno in comunità della sua famiglia».
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