L'ANALISI
18 Maggio 2018 - 14:20
CREMA - Non si fermano le proteste notturne contro l’atto di trascrizione dell’ufficio anagrafe per due gemellini nati all’estero, firmato nei giorni scorsi dal sindaco Stefania Bonaldi, che riconosce dunque due padri per i piccoli. Dopo gli striscioni di Forza Nuova e Casapound, nella notte di venerdì 18 maggio sulla porta a vetri di ingresso del palazzo comunale sono comparsi manifesti di Progetto nazionale Crema, in difesa della famiglia tradizionale, formata da un papà, una mamma e dai bambini. Il sindaco ha replicato a stretto giro di posta. «Simili atti di protesta e intimidazione non ci fermano, noi andiamo avanti». E dal suo profilo social una ulteriore riflessione: «Quel clima orrendo, maschilista, ignorante che gli uomini crearono durante il Fascismo, in cui la donna era solo una fattrice, una fabbricante di figli, grazie a Dio è passato, e faremo in modo non torni più».
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