L'ANALISI
11 Maggio 2018 - 08:07
CREMA - Quando la chiusura di 50 metri di strada, manda in tilt il traffico di mezza città. Accade in questi giorni, tra via Boldori, via Indipendenza, il sottopasso ferroviario e la zona industriale dell’ex Olivetti. Le prime avvisaglie mercoledì mattina, 9 maggio, quando gli operai dell’impresa incaricata da Snam, hanno chiuso al passaggio dei veicoli il tratto di via Del Picco tra il Tennis club e l’incrocio di via Boldori. Immediate le code in ingresso alla città dalla Gronda Nord, ma il peggio doveva ancora venire. Nel tardo pomeriggio, all’orario di uscita dal lavoro, percorrere via Indipendenza per chi arrivava da Santa Maria è stato un incubo. Centinaia di cremaschi imbottigliati, compresi coloro che uscivano da uffici e aziende dell’area industriale. Lungo la rotatoria che immette in via Del Picco è stato il caos, così come all’altezza dell’incrocio semaforico tra via Caravaggio e via Bramante. Giovedì, sostanzialmente la stessa cosa. Sarà così sino al 12 giugno, data di fine lavori concordata con l'amministrazione.
In Comune allargano le braccia, dall’ufficio tecnico e dalla polizia locale spiegano che «i lavori vanno fatti» e ammettono che di soluzioni alternative, per evitare senza larghi giri l’area di cantiere non ce ne sono. In realtà, almeno per chi da via Boldori è diretto verso Santa Maria e la zona industriale, c’è comunque la possibilità di superare l’area di cantiere e poi immettersi di nuovo in via Del Picco. Basta utilizzare le due strade laterali a via Boldori: dal Comune, però, non si sbilanciano nell’indicarle come percorso alternativo. Sono vie strette in mezzo alle case e dunque totalmente inadatte a sostenere una mole importante di traffico.
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