L'ANALISI
01 Maggio 2018 - 10:09
SPINO D'ADDA - «Si tratta di colpire chi sta lucrando su questo fenomeno. A cominciare dal proprietario dell’abitazione di via Italia dove arriveranno i sette migranti annunciati dal sindaco Poli, che per un piatto di lenticchie mette a disposizione una casa privata». Luciano Sinigaglia, segretario della Lega, si schiera contro il prossimo arrivo dei profughi imposto dagli accordi tra prefettura e cooperativa Rinnovamento, che a sua volta aveva avuto la disponibilità dell’alloggio da uno spinese.
Invita il Comune a fare altrettanto: «Siccome a tutti gli effetti l’abitazione da casa privata viene utilizzata con una funzione identica a quella di un hotel, offrendo ristorazione e alloggio, le tasse comunali vanno adeguate in questo senso. Ci sono già diversi Comuni che hanno attuato questo provvedimento, tramite ordinanze. Risultato? Di migranti non ne hanno più ‘ricevuti’». Sinigaglia propone anche una tassa per ogni profugo, stavolta a carico della cooperativa. «Cinque euro a persona al giorno». La Lega spinese è in fase di mobilitazione per dire ‘no’ ai profughi, il cui arrivo è previsto entro maggio.
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