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CREMA. PREGHIERA NEGATA

Islamici-Comune, adesso siamo al braccio di ferro

Nel capannone di via Rossignoli: per aggirare il divieto la comunità si trasformerebbe in associazione. Linea ‘dura’ del sindaco

Fabio Guerreschi

Email:

fguerreschi@laprovinciacr.it

25 Aprile 2018 - 09:11

Islamici-Comune, adesso siamo al braccio di ferro

CREMA - Un braccio di ferro. Tra il Comune e la comunità del ‘Centro islamico cremasco’, in procinto di trasformarsi in associazione per ‘aggirare’ il divieto di preghiera - ribadito anche in questi giorni - imposto dal sindaco Stefania Bonaldi. Divieto ovviamente valido anche in occasione della preghiera del Ramadan (inizia a metà maggio) in quel capannone di via Rossignoli a Ombriano.

Braccio di ferro perché pare di capire che il Comune, e nella fattispecie Bonaldi, sarebbe pronta - nel caso di inosservanza - a emettere un’ordinanza. Inviando cioè gli agenti della polizia locale in via Rossignoli. A fine febbraio sempre il sindaco aveva già diffidato il referente della comunità islamica Dhaouadi Bouzaiane «all’utilizzo conforme alla destinazione d’uso urbanistica del capannone».

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