L'ANALISI
13 Aprile 2018 - 08:16
VAIANO CREMASCO - Una media di 30 cani randagi, accalappiati al mese nel territorio cremasco. E il fenomeno del randagismo che, oltre alle conseguenze sul benessere dei cani, va a gravare anche sulla funzionalità dei canili, portandoli al sovraffollamento. E anche all’aumento dei costi per la gestione giornaliera degli animali ospitati: al giorno, il mantenimento di un cane nella struttura consortile di Vaiano Cremasco, costa in media 5 euro. Al momento, il regime «è equilibrato, con 59 cani. E il canile ne può ospitare fino a 70. Quindi ancora con buon margine, anche perché il sistema delle adozioni è ben avviato e consente quindi un ricambio strutturato». Ma non tutti i periodi sono così rosei. Laura Gatti, titolare con il marito della clinica veterinaria di Crema e gestore del canile consortile ‘Sogni felici’, ha lanciato nei giorni scorsi il progetto anti-randagismo, con il monitoraggio dei microchip. In pratica, il controllo a domicilio dei cani di proprietà che, per legge, devono aver impiantato il piccolo dispositivo di riconoscimento ed essere iscritti al registro. In caso di mancanze, i padroni saranno soggetti a sanzione. Insieme al progetto, i gestori del canile hanno anche lanciato un appello a tutti i sindaci del Cremasco.
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