L'ANALISI
13 Aprile 2018 - 08:02
CREMA - Se ne va la fiera, restano i danni. ‘Vittima’, il parco pubblico di Santa Maria della Croce, nelle immediate vicinanze della basilica. Smontati giochi, divertimenti, bancarelle e attrazioni varie, gli effetti collaterali di una settimana di presenza sono ancora visibili. La denuncia viene da Franco Pilenga, che abitualmente frequenta lo spazio verde con il proprio cane. «E’ così quasi ogni anno, ma questa volta si è esagerato. Basta entrare nel parco per rendersi conto delle condizioni in cui è stato lasciato». Appena entrati, dall’ingresso di fianco all’edicola di via Bramante, sulla destra c’è una fontanella alla quale è stato divelto il rubinetto. Da due settimane l’acqua cola 24 ore al giorno. Qualche passo più avanti, sulla sinistra, accatastato contro un albero, si trova un mucchio di immondizia, per lo più pezzi di moquette stracciati, ma anche bidoni vuoti di combustibile e assi di legno. Un altro mucchio della medesima natura lo si trova in fondo al parco, nei pressi della recinzione che divide dalla sede dell’istituto agrario Stanga. I danni maggiori si registrano però a livello di manto erboso. I pesanti camion entrati nel parco hanno messo sottosopra il fondo con i loro grossi pneumatici, lasciando profondi solchi.
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