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CASTELLEONE. IL CASO

Sparano alle auto, nei guai due 12 enni

Tiro a segno con armi ad aria compressa, sequestrate dai carabinieri. La denuncia di una donna sfiorata da una scarica di pallini

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

20 Marzo 2018 - 08:03

Sparano alle auto, nei guai due 12 enni

Un'auto dei carabinieri

CASTELLEONE - Un gioco pericoloso: sparare alle auto in transito con pistole ad aria compressa. Pericoloso e inquietante soprattutto per l’età dei protagonisti: due dodicenni. Compagni di classe in prima media, che al pomeriggio, anziché dedicarsi ai compiti, si aggirano armati nelle vie del centro storico, in particolare tra via Cappi e via Mura Manfredi, cercando di colpire i mezzi che passano per strada o, all’occorrenza, i conducenti che si fermano a rimproverarli. Scambiando la realtà per un videogame. Incuranti del fatto che i soggetti presi di mira non sono personaggi ma persone.
L’identità dei baby pistoleri è stata accertata nei giorni scorsi dai carabinieri di Castelleone, che hanno raccolto la denuncia di una donna, rimasta impietrita dopo aver visto i due minorenni puntarle contro la pistola, e dopo essere stata sfiorata da una raffica di piombini. Per legge, i ragazzini non sono imputabili, ma sono stati segnalati sia al Tribunale dei minori di Brescia, sia ai servizi sociali del Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI, FOTO E VIDEO

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Commenti all'articolo

  • alemussi70

    20 Marzo 2018 - 21:39

    ai miei tempi c erano le "freccette" di carta (magari con punta rinforzata dallo schotch..eh, beh..) sparate a soffione dalla cerbottana..che battaglie a S.Michele...ma...se il genitore ti vedeva indirizzarle al prossimo, erano scapellotti..adesso? manco si interessano di cosa fanno, di dove sono, di cosa pensano i figli..cari genitori..tsè

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    • gianpaolo.filipponi44

      22 Marzo 2018 - 17:27

      Una volta questi bulletti con testa bacata, finivano al riformatorio, oppure dai Barabiti, oppure al Beccaria, oggi prendono, fanno disfano, offendono, si ritengono impuniti, ti mandano affan.., ti circondano, e se osi dar loro un rimprovero ti prendono a botte. E' questa la società che vogliamo, domandiamoci come sia possibile subire queste angherie, e nessuno interviene.

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