L'ANALISI
20 Marzo 2018 - 08:03
Un'auto dei carabinieri
CASTELLEONE - Un gioco pericoloso: sparare alle auto in transito con pistole ad aria compressa. Pericoloso e inquietante soprattutto per l’età dei protagonisti: due dodicenni. Compagni di classe in prima media, che al pomeriggio, anziché dedicarsi ai compiti, si aggirano armati nelle vie del centro storico, in particolare tra via Cappi e via Mura Manfredi, cercando di colpire i mezzi che passano per strada o, all’occorrenza, i conducenti che si fermano a rimproverarli. Scambiando la realtà per un videogame. Incuranti del fatto che i soggetti presi di mira non sono personaggi ma persone.
L’identità dei baby pistoleri è stata accertata nei giorni scorsi dai carabinieri di Castelleone, che hanno raccolto la denuncia di una donna, rimasta impietrita dopo aver visto i due minorenni puntarle contro la pistola, e dopo essere stata sfiorata da una raffica di piombini. Per legge, i ragazzini non sono imputabili, ma sono stati segnalati sia al Tribunale dei minori di Brescia, sia ai servizi sociali del Comune.
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