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CREMA. LA TESTIMONIANZA

«Segnata dalla violenza, ora sorrido alla vita»

In città Valentina Pitzalis: sopravvissuta al cherosene su volto e braccia. Ospite del Rotary San Marco, Omnicos e ‘Pallacanestro Crema’

Fabio Guerreschi

Email:

fguerreschi@laprovinciacr.it

18 Marzo 2018 - 08:11

«Segnata dalla violenza, ora sorrido alla vita»

CREMA - «Scegliere gli sguardi: eliminare quelli di rifiuto. Ricordarsi e portare nel cuore gli occhi che ti hanno dimostrato affetto. Come quelli dei ragazzi della Pallacanestro Crema, una perla rara di uomini che combattono la violenza sulle donne. E poi Crema era già nel mio destino, anche se non lo potevo immaginare. A rimettermi in piedi dopo quel che è successo, è stata anche una fisioterapista cremasca».

È un passato segnato dalle ferite, quello di Valentina Pitzalis, 34 anni, sarda. Diventata uno dei simboli della lotta al femminicidio, lei che dice di averlo «schivato per un pelo». Cherosene sulle braccia e sul volto. Poi fiamme, tutte intorno. Di cui porta segni evidenti anche oggi: volto sfigurato, ha perso naso e orecchie e un braccio. Così è terminata la sua storia di coppia, il 17 aprile del 2011. Il marito è rimasto vittima lui stesso dell’incendio che ne è scaturito. La vicenda è ancora al vaglio della magistratura. Mentre Valentina, dopo sei mesi di ospedale e tante operazioni, va avanti.

«Non sarò più quella di prima, dimostro 115 anni, quando invece ne ho 34. Sono un’altra persona. Però ho imparato che la vita sarà pure strana. Ma tutto dipende da come decidi di guardarla e affrontarla».

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