L'ANALISI
10 Marzo 2018 - 11:41
CREMA - Era già finito in manette ma essendo minorenne era stato affidato ad una comunità di recupero per tossicodipendenti per sei mesi. Nonostante la misura restrittiva, un 19enne di Crema ha ricominciato la propria attività criminosa di spaccio di sostanze stupefacenti pensando di essere al sicuro tra le mura di casa. Invece, i vicini si sono accorti dell’andirivieni costante di giovani che suonavano al campanello di quell’abitazione di Crema Nuova, ed hanno avvisato i carabinieri che si sono appostati nei pressi dell'abitazione, mimetizzandosi tra i passanti senza dare troppo nell’occhio, tanto da assistere - nel pomeriggio di venerdì 9 marzo - all’arrivo di un giovane che suonava il campanello e subito dopo veniva raggiunto dal 19enne a cui consegnava delle banconote in cambio di un involucro di cellophane. I due sono stati subito bloccati: l’acquirente risultava in possesso di 1,5 grammi di marijuhana mentre lo spacciatore di 20 euro. La successiva perquisizione presso la sua abitazione permetteva di rinvenire oltre 84 grammi di marijuana, 8 grammi di cocaina, 945 euro in contanti (denaro considerato provento dello spaccio), nonché un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Il 19enne veniva dichiarato in stato di arresto e su disposizione del PM della Procura della Repubblica di Cremona, posto in regime di arresti domiciliari in attesa del processo.
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