L'ANALISI
21 Febbraio 2018 - 08:21
Emanuele Coti Zelati
CREMA - «Un esposto sulla questione del presunto inquinamento dell’acqua». Passa all’attacco, il capogruppo consiliare a Crema de ‘La Sinistra’ Emanuele Coti Zelati, sempre in prima linea per le cause ambientali. Quella di stretta attualità è la vicenda dell’inquinamento di una falda a Isso (Bergamo), accertato dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale ad agosto scorso. Con successiva allerta della Provincia di Cremona, per il timore di un’estensione della contaminazione ai pozzi cremaschi (distanti solo 400 metri) di Casale Vidolasco, Castel Gabbiano e Camisano. Dopo l’iter per l’individuazione dei pozzi da controllare e rassicurazioni da varie parti sulle buone condizioni della falda cremasca, la ditta di Isso incaricata di analizzare le acque il 29 gennaio scorso, ha comunicato alla Provincia e ai Comuni di aver trovato «triclorometano (cloroformio) e tetracloroetilene che superano il valore limite», nel primo pozzo. «Solo triclorometano», nel terzo. Entrambi sarebbero nel territorio di Castel Gabbiano. Ma la ditta ha inoltre aggiunto di aver già, «nel corso del 2014 segnalato agli organi competenti, sempre come soggetto non responsabile, la presenza di triclorometano nelle acque del sottosuolo» di quell’area. Ed è questo su cui Coti Zelati non transige. Il consigliere attacca gli enti competenti in materia, per i «controlli troppo tardivi».
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