L'ANALISI
17 Febbraio 2018 - 17:18
CREMA - «Entro 30 giorni, a partire da oggi, vogliamo sapere da Trenord e Rete ferroviaria italiana i piani di manutenzione ordinaria e straordinaria della linea cremasca e avere precise garanzie sulla sicurezza dei convogli e della tratta, in mancanza chiederemo ai prefetti di Bergamo e Cremona, nel rispetto delle loro competenze, di adottare con urgenza le misure più idonee a garantire la sicurezza e l’incolumità degli utenti ferroviari della linea Cremona-Treviglio». Questo il contenuto della diffida nei confronti delle due società sottoscritta sabato 17 febbraio dai dieci sindaci dei Comuni della linea che collega Cremona con Crema e Treviglio: Cremona (assente Gianluca Galimberti c’era in sua vece l’assessore alla Mobilità Alessia Manfredini), Olmeneta, Casalbuttano, Soresina, Castelleone, Madignano, Crema, Casaletto Vaprio, Capralba e Caravaggio. In rappresentanza dell’area omogenea cremasca ha firmato la lettera il presidente Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano. La riunione, convocata dal primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi, ha visto la partecipazione anche del Comitato pendolari cremaschi. La memoria di tutti i presenti al vertice è andata alla tragica mattina del 25 gennaio scorso, quando, per il deragliamento del diretto 10452 da Cremona per Milano, avvenuto all’altezza di Pioltello, persero la vita tre passeggere: la capralbese 39enne Giuseppina Pirri e Ida Maddalena Milanesi (61 enne) e Pierangela Tadini (51enne), entrambe residenti a Caravaggio.
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