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DISASTRO FERROVIARIO

Prosegue la perquisizione nelle sedi di Rfi e Trenord

Nei faldoni sequestrati dagli investigatori ci sarebbero gli atti relativi ai lavori ‘ordinari’ e ‘straordinari’ eseguiti negli ultimi tre anni sulla ‘Cremona-Crema-Treviglio-Milano’. Gori sul treno con i pendolari

Mauro Cabrini

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redazione@laprovinciacr.it

31 Gennaio 2018 - 10:59

Prosegue la perquisizione nelle sedi di Rfi e Trenord

PIOLTEMMO (Milano) - Ci sono ancora gli agenti della polizia ferroviaria nelle sedi di Rfi e Trenord. E mercoledì 31 gennaio come martedì 30, stanno perquisendo il quartiere generale romano della società che gestisce la linea come quello milanese dell’azienda che controlla il servizio regionale ed è competente sul materiale rotabile. Hanno sequestrato e stanno sequestrando documentazione cartacea e supporti informatici. Nello specifico, nei faldoni portati via dagli investigatori, che hanno ‘rovistato’ in particolare nei dipartimenti sicurezza e manutenzione delle due strutture e si sono mossi da una parte e dall’altra su disposizione dei pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, titolari con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano delle indagini sul disastro ferroviario di Pioltello, ci sarebbero gli atti relativi ai modelli organizzativi della prevenzione incidenti e quelli che descrivono i lavori ‘ordinari’ e ‘straordinari’ eseguiti negli ultimi tre anni sulla ‘Cremona-Crema-Treviglio-Milano’. Pacchi di carte: ci sono i resoconti degli investimenti e delle attività sbrigate nei campi della sicurezza della rete e dei vagoni, le analisi effettuate e le operazioni appaltate. Un mare di elementi potenzialmente utili all’inchiesta aperta per ‘disastro colposo’ e ‘omicidio colposo plurimo’ che, per il momento, vede inquisite le due società — in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti — e i loro vertici, vale a dire Maurizio Gentile e Umberto Lebruto, rispettivamente amministratore delegato e direttore della produzione di Rfi e Cinzia Farisè e Alberto Minoia, ad e direttore operativo di Trenord. Un’infinità di fogli che andranno valutati uno ad uno e che andranno ad aggiungersi, integrandole, sia alle otto pagine — già acquisite dalla procura — della relazione con i rilievi sbrigati sul luogo della tragedia dalla stessa polfer sia alle analisi tecniche che gli esperti e i consulenti stanno facendo.

Intanto, il candidato presidente della Regione Lombardia Giorgio Gori, rispondendo all'appello dei pendolari cremaschi e bergamaschi, farà con loro, giovedì 1 febbraio, il viaggio sul treno in partenza alle 7.20 dalla stazione di Crema fino a Milano. Il coordinamento dei pendolari ha deciso di organizzare questa iniziativa, che si tiene a una settimana dall'incidente di Pioltello, e ha invitato tutti i candidati.

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