L'ANALISI
30 Gennaio 2018 - 08:02
CREMA - E’ stato di agitazione all’ospedale. A decretarlo, lunedì 29 gennaio, sono state le mani alzate dalla sessantina di dipendenti dell’Asst, presenti all’assemblea sindacale ospitata nella sala Polenghi. E si tratta della risposta alla mancata concessione, da parte dell’azienda, del buono mensa sostitutivo. Ossia la possibilità, per chi non utilizzi il ticket per il pasto nei locali convenzionati, di sfruttarlo alternativamente, ad esempio per la spesa. E’ la prima volta, almeno nell’ultimo decennio, che in Largo Dossena viene proclamata l’agitazione. Che nel concreto — è opportuno sottolinearlo — non implicherà conseguenze immediate per l’utenza. Sebbene rappresenti l’anticamera di azioni ben più eclatanti, leggasi sciopero. Salvo che colga nel segno la mediazione affidata al prefetto. «Prendo atto della decisione dell’assemblea — commenta a caldo il direttore generale dell’Azienda sociosanitaria territoriale Luigi Ablondi —: le richieste, in sede di mediazione, verranno analizzate sia per legittimità, sia per sostenibilità».
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