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CREMA

Abuso di alcol tra i minori, carabinieri e vigili davanti a un locale: i giovani clienti se ne vanno

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

22 Gennaio 2018 - 15:14

Abuso di alcol tra i minori, carabinieri e vigili davanti a un locale: i giovani clienti se ne vanno

CREMA - Prosegue con successo l'azione di contrasto, portata avanti dai carabinieri, all'abuso di alcol da parte di giovani e giovanissimi.

L'ultimo episodio risale alla serata di sabato 20. All'inizio della settimana, i militari avevano 'intercettato' un messaggio che stava circolando sui cellulari degli studenti cremaschi. Il contenuto? Un invito ad una serata di inaugurazione, il 20, di un locale ristrutturato posto in centro a Crema, nel quale sarebbero stati distribuiti “a fiumi” anche ai minorenni.

I carabinieri di Crema, unitamente alla polizia locale, sabato sera dalle ore 22 hanno così svolto un servizio preventivo davanti al locale, tant’è che la maggior parte degli avventori (tra cui molte decine di minorenni), vedendo la presenza delle forze dell'ordine, hanno deciso di uscire dal locale evitando così problemi ben più seri.

Occorre tenere presente che la campagna di sensibilizzazione, nel mese di novembre del 2014, aveva portato il Comune di Crema ad adottare un’ordinanza che vietava il consumo e la somministrazione di bevande alcoliche ai minori. Nel successivo mese di dicembre il Comune aveva altresì invitato ad una 'tavola rotonda' e sensibilizzato le varie categorie di commercianti (Ascom, Asvicom, Confcommercio e l’associazione Autonoma Artigiani Cremaschi) sul contenuto dell’ordinanza al fine di ottenere una fattiva collaborazione per contenere il fenomeno del “binge drinking”, che soprattutto nei fine settimana aveva portato diversi giovani ad essere ricoverati in ospedale per coma etilico o ad essere vittime di incidenti stradali.

Sull’onda emotiva di tale iniziativa, all’epoca i militari avevano coinvolto anche altri sindaci dei Comuni della cintura cremasca. L'ordinanza del Comune di Crema, venne successivamente adottata anche dai Comuni di Cremosano, Montodine, Pianengo e Ripalta Cremasca. Positivo era il fatto che l'ordinanza prevenisse non solo l'abuso di alcol ma anche tutte le azioni correlate, come l'abbandono di bottiglie o bicchieri, talvolta utilizzati come strumenti per compiere violenze (risse, imbrattamenti ed atti vandalici).

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