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Ospedale. Buoni mensa, è rivolta: «Da Ablondi toni intimidatori»

Durissima presa di posizione dei sindacati unitari dopo la rottura delle trattative con il direttore generale

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

20 Gennaio 2018 - 09:06

Intervento alle tonsille. "Ripassi fra tre mesi"

CREMA - «Da Ablondi siamo stati trattati con un atteggiamento e toni inaccettabili e per nulla collaborativi. Per questo ci siamo alzati in blocco dal tavolo e abbiamo scelto di rompere la trattativa». Così Sabrina Negri, sindacalista della funzione pubblica della Cgil ha commentato lo stop, avvenuto nella giornata di giovedì 18 gennaio, al confronto sul caso dei buoni mensa per il personale dell’ospedale. Le parti sociali, sia la ‘triplice’, sia i sindacati autonomi, hanno convocato per lunedì 29 dalle 13 in sala Polenghi un’assemblea del personale. Nella nota ufficiale, i rappresentanti dei lavoratori hanno parlato di «atteggiamento intimidatorio tenuto dal direttore generale e di toni offensivi utilizzati, lesivi della dignità e del ruolo esercitato dalle rappresentanze dei lavoratori: abbiamo deciso di interrompere le relazioni sindacali e il tavolo di trattativa».
Nella riunione di giovedì non si è dunque nemmeno arrivati al nocciolo della questione: la richiesta dei lavoratori di passare al ticket sostitutivo che consentirebbe loro di utilizzare per altre spese i buoni pasto che non consumano nei locali convenzionati con l’Asst. 

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