L'ANALISI
09 Gennaio 2018 - 08:14
L'ospedale di Crema
CREMA - E’ tutto pronto per l’entrata in funzione del nuovo sistema di presa in carico dei malati cronici, atteso da quasi un anno: sono 57mila nel distretto cremasco (un terzo della popolazione) le persone potenzialmente coinvolte. L’ospedale Maggiore di Crema potrebbe essere tra i primi in Lombardia ad attivare il sistema. Mercoledì prossimo alle 18 in sala Pietro da Cemmo, Luigi Ablondi, direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale, spiegherà le novità. In sostanza, la riforma regionale prevede che i malati cronici — dai più gravi affetti da diverse patologie a chi vive comunque un’esistenza senza particolari disagi — possano essere ‘presi in gestione’ da medici di base, ma anche da centri che raggruppano più professionisti, cooperative sociali, e dalla stessa Azienda socio sanitaria territoriale.
Invece di dover provvedere in proprio alle periodiche prenotazioni di esami e visite specialistiche, verranno dunque seguiti passo passo, con vantaggi legati anche ai minori tempi di attesa. I malati cronici avrebbero dunque una sorta di corsia preferenziale per i controlli di routine, in modo da evitare attese magari di sei mesi o di un anno. In linea di principio, risultano evidenti i vantaggi di una programmazione simile curata dal medico di base o dallo stesso ospedale. Meno preoccupazioni per il paziente interessato, ma anche per il suo ‘caregiver’ (familiare o badante che sia): sono 2.700, infatti, nel Cremasco i malati cronici non più autosufficienti.
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