L'ANALISI
04 Gennaio 2018 - 09:19
CREMA - Per ora è muro contro muro: da una parte i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, ma anche quelli di base, che reclamano il via libera al cosiddetto buono pasto sostitutivo, ovvero la possibilità, per i 1.458 dipendenti dell’Azienda socio sanitaria territoriale di utilizzare il ticket non solo per pranzare, ma anche per fare la spesa e per pagare altri servizi. Dall’altra c’è la dirigenza del nosocomio cittadino, che sottolinea come non sia possibile attuare questa modifica, senza l’autorizzazione della Regione, da cui dipende l’Azienda. La situazione è di stallo, ormai da alcune settimane, e non pare sbloccarsi nemmeno in questo inizio d’anno. In base ai dati diffusi prima della fine dell’anno dalle parti sociali, solo un lavoratore su tre dell’Asst di Crema oggi utilizza il buono mensa.
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