L'ANALISI
30 Dicembre 2017 - 09:29
CREMA - Un manager in municipio, per far fronte all’inquinamento. E l’opposizione, per bocca di Simone Beretta di Forza Italia, tuona al «regalo del Comune a un consulente, per di più scelto in una realtà non cremasca». L’arrivo dell’esperto in energia è effettivamente frutto di un accordo con Casa clima, ente strumentale della provincia autonoma di Bolzano; un’intesa già transitata in giunta. E nel frattempo, se la pioggia degli ultimi giorni ha fatto tirare un sospiro di sollievo per la qualità dell’aria, la città si avvia comunque a chiudere un anno tra i peggiori, sul fronte dello sforamento della soglia di concentrazione delle polveri sottili, con picchi oltre il doppio del consentito (sino a 130 microgrammi per metro cubo) e con una persistenza dei livelli preoccupanti ben superiore ai 35 giorni consentiti dall’Europa, come tetto massimo nell’arco di 12 mesi. Intanto, lo stop ai mezzi più inquinanti stenta ad essere attuato e per stessa ammissione dell’assessore all’Ambiante Matteo Piloni «sarebbe difficile da applicare concretamente, considerato l’attuale organico della polizia locale». Al palazzo comunale hanno così deciso di calare l’asso dell’energy manager. Vale a dire una ‘figura’ che, già a gennaio, dovrebbe prendere servizio negli uffici di piazza del Duomo. E verrebbe incaricata d’indicare ogni via percorribile, non solo per il risparmio energetico, ma anche e soprattutto per contenere ciò che deriva, in termini ambientali, dall’eccesso di consumi.
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